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I CRAMPI SOTTO MANO!

I crampi muscolari sono contratture involontarie, improvvise e dolorose, di un muscolo o di un gruppo di muscoli. Il disturbo è caratterizzato da un dolore acuto, da una fitta intensa, che spesso immobilizza la parte colpita: il muscolo è contratto e rigido, ma non è gonfio né dolente; dura pochi minuti e scompare da solo, senza alcuna conseguenza. Quando il crampo compare durante uno sforzo, la persona deve interrompere subito, quello che sta facendo. In genere, i muscoli più colpiti sono quelli delle gambe, meno di frequente sono coinvolti i muscoli delle mani e dei piedi. Le cause che provocano i crampi sono numerose, ma quelle più importanti sono due: i fattori che riducono o modificano il flusso di sangue al muscolo e l’accumulo di sostanze tossiche, in particolare l’acido lattico. Tale situazione si può verificare in seguito alla fatica che deriva durante oppure dopo un esercizio fisico intenso o al termine di una camminata molto lunga. In questi casi, il disturbo è la conseguenza di un accumulo a livello dei muscoli colpiti di acido lattico e di un insufficiente apporto di ossigeno rispetto al lavoro svolto dal muscolo. In altre parole lo sforzo prolungato ed eccessivo non permette ai muscoli di effettuare i normali scambi di sostanze, liberandosi di quelle tossiche e ricevendo in cambio ossigeno. Anche il freddo può essere pericoloso. A volte i crampi ai muscoli possono comparire di notte e a riposo: in questi casi spesso sono le conseguenze della presenza di altri problemi come: i disturbi della circolazione; l’ipocalcemia, cioè la ridotta concentrazione di calcio nel sangue, che può avvenire in seguito ad alterazioni delle paratiroidi.; la gravidanza, durante la quale gli elettroliti subiscono delle modificazioni. Quando si è colpiti da un crampo, la prima cosa da fare è massaggiare la zona interessata, in modo da distendere il più possibile il muscolo. Infatti il massaggio permette di eliminare velocemente più acido lattico, attraverso una aumentata circolazione del sangue. Inoltre , è meglio massaggiare la zona dolorante con olio canforato, perché facilita una migliore circolazione e rilassa più facilmente i muscoli. Poi, per cercare di ridurre l’intensità del dolore, è utile applicare una borsa di acqua fredda oppure un po’ di ghiaccio, avvolto in un panno. Attenzione: se il raffreddamento avviene in maniera troppo rapida può essere dannoso, perché può dare il via a una contrattura da freddo intenso. Infine, se il crampo non è passato e il dolore non si è ridotto, si può ricorrere ai movimenti di “stretching”, cioè alla distensione manuale dei muscoli, meglio se con l’aiuto di un’altra persona. E’ importante effettuare queste manovre in maniera dolce e graduale, perché un movimento troppo brusco potrebbe aggravare la contrattura del muscolo invece di favorire il suo rilassamento. Quando il dolore è sparito oppure si è attenuato, parecchio, è bene tenere l’arto colpito a riposo per un po’ di tempo, prima di riprendere le attività normali. Nella maggior parte dei casi, i crampi non sono causati da vere e proprie malattie e di conseguenza non è necessario andare dal medico. Invece una visita medica può essere utile se. I crampi compaiono con una certa frequenza, se si fanno sentire di notte. Se il dolore persiste anche nei giorni successivi, è il caso di ricorrere ai farmaci antinfiammatori (acido acetilsalicilico, nimesulide, indobufene per pochi giorni) e miorilassanti. A volte la comparsa dei crampi può essere prevenuta seguendo una dieta ricca di alcuni Sali minerali in particolare di sodio, potassio e calcio. Ne sono ricche le banane, la frutta e la verdura, lo yogurt, il latte e i formaggi magri. Anche l’acqua è importante combatte la disidratazione, evitando in questo modo la comparsa di crampi ai muscoli. E’ consigliato berne almeno un litro e mezzo al giorno.


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