Tumore glomico nelle dita della mano
Rappresenta il 6-7% dei tumori dei tessuti molli delle estremità. Il 50% è nella mano e la
metà è sub-ungueale. Preferisce l'età tra i 20 ed i 40 anni. Deriva dal corpo glomico, largamente
distribuito nello strato reticolare della pelle delle estremità, deputato alla regolazione
della circolazione cutanea. Si presenta come una massa rotondeggiante capsulata, di colorito
violaceo del diametro di alcuni millimetri. Istologicamente si presenta come un gomitolo dì
vasi sottili costituiti da cellule endoteliali rivestite all'esterno da cellule epitelioidi possono formare
dei cordoni soliti (forma epitelioide) oppure vi è una maggior componente vascolare (forma
angiomatosa) o una maggior componente nervosa (forma neurimatosa) o ancora zone di
degenerazione mixoide (forma degenerativa) o elementi muscolari abbondanti (forma leiomiomatosa).
La sintomatologia clinica è dominata dal dolore violento e parossistico, non
continuo, scatenato anche dal semplice sfioramento o da alterazioni vasomotorie o emozioni.
Il dolore può essere così forte che il paziente spesso tiene la mano in un guanto. La diagnosi
è facile quando il tumore ha sede sub-ungueale perché traspare attraverso l'unghia come una
piccola macchia bluastra. Nelle altre sedi è difficilmente evidenziabile e palpabile per le piccole
dimensioni e la sede sottocutanea. Solo la sindrome dolorosa può far sospettare la sua presenza.
Se il tumore è continuo alla falange terminale la compressione provoca ai raggi X una
perdita di sostanza a «scodella»; se è situato nella falange da un'immagine di radiotrasparen-
za. L'angiografia permette di rivelare la neoformazione sia direttamente con l'opacizzazione
della massa sia indirettamente attraverso il rapido ritorno venoso.
L'unico trattamento è l'asportazione chirurgica con l'avulsione preliminare dell'unghia se
è sub-ungueale. L'asportazione del tumore determina un immediato sollievo dal dolore. La
recidiva, rara, è segno di asportazione incompleta o di formazioni glomiche multiple.