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La Terapia infiltrativa nelle patologie della mano: la sindrome di De Quervain !

La Terapia infiltrativa nelle patologie della mano: la sindrome di De Quervain 

Un altro comparto frequentemente esposto all'azione di microtraumatismi ripetuti è il primo canale degli estensori, la cui flogosi colpisce prevalentemente le donne (rapporto maschi/femmine 1:10) e le decadi comprese tra i 30-50 anni. Il morbo di De Quervain è una patologia che interessa due tendini estensori del pollice (abduttore lungo ed estensore breve del pollice) nel passaggio della guaina omonima a livello del polso. Il nome di tale patologia è dato dall’ortopedico svizzero che per primo la descrisse. Tale patologia si caratterizza per il dolore in corrispondenza della guaina degli estensori del I° dito (1 cm sotto il polso dal lato radiale) che si esaspera alla digitopressione e allo stiramento forzato di tali tendini.La diagnosi della sindrome si basa essenzialmente sul test di Finkelstein: portando il pollice verso il centro del palmo e chiudendo le dita a pugno, la deviazione ulnare del polso mette sotto sforzo l'abduttore lungo e l'estensore del pollice evocando la comparsa di dolore in corrispondenza del processo stiloideo del radio .

 Anche in questo caso l'approccio terapeutico può avvalersi delle infiltrazioni a base di corticosteroidi, con alcuni accorgimenti. Innanzitutto occorre iniziare il trattamento entro 6 settimane dall'esordio della sindrome poiché, superato questo limite, la malattia è ormai cronicizzata determinando un ispessimento della struttura fibrosa del canale tale da rendere inutile la terapia infiltrativa. In secondo luogo è raccomandabile eseguire solo due infiltrazioni da 0,5 ml, ciascuna seguita da riposo funzionale e applicazione di tutore. Nella nostra esperienza, abbiamo avuto modo di rilevare che nei casi di fallimento terapeutico è documentabile la presenza di un'anomalia anatomica, ossia canali di scorrimento separati per l'estensore breve e l'abduttore lungo, situazione che rende necessario l'intervento chirurgico.

Da ricordare, infine, la necessità di avvertire il paziente circa le possibili complicanze della terapia e l'esacerbazione della sintomatologia dolorosa nei giorni immediatamente successivi alla prima infiltrazione.

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