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SINTOMI E CURA DELLA FIBROMIALGIA

Per la frequenza con cui si manifesta, è la seconda malattia reumatica dopo l'artrosi. In passato era considerata una malattia di origine psicosomatica, ma oggi è certo che sia un disturbo che interessa i muscoli, i tendini e altre strutture al di fuori dell'articolazione. Colpisce soprattutto le donne, ma non è invalidante come l'artrosi.

Di che cosa si tratta.

La fibromialgia è una malattia reumatica che colpisce i muscoli, causando un aumento della tensione muscolare e quindi il dolore. La malattia si manifesta con una tensione muscolare tipica che colpisce i muscoli, i quali in 18 particolari punti del corpo (che vengono definiti tender points), localizzati soprattutto alla nuca, ai glutei e alla parte bassa della schiena, ai gomiti, alle ginocchia.

LE IPOTESI SULLE CAUSE.

Non sono ancora del tutto chiari i motivi che portano alla comparsa del problema, ma sono state formulate diverse ipotesi in merito. È possibile che la malattia sia collegata ad alterazioni dell'equilibrioormonale. Secondo altri, la malattia è dovuta a uno squilibriodei neuretrasmettitori,cioè delle sostanze che regolano il passaggio degli impulsi nervosi tra un neurone e l'altro. Si pensa che, in particolare, ne sia responsabile la serotonina, il neurotrasmettitore che regola, tra l'altro, la percezione del dolore. La serotonina controlla anche l'attività del sistema nervoso simpatico, parte del sistema nervoso che regola, attraverso meccanismi riflessi, vari processi dell'organismo, tra cui il sistema di contrazione dei muscoli. Se la serotonina è poca, si verifica un'iperattività del sistema nervoso simpatico e, quindi, una eccessiva contrazione muscolare.

Chi ne è più colpito.

Si pensa che la fibromialgia sia un disturbo di tipo ereditario:infatti, capita che all'interno della stessa famiglia ci siano diversi casi di questo disturbo, probabilmente

a causa di una tendenza a essere soggetti a cali di serotonina. In genere, sono colpite le persone di entrambi i sessi, con una particolare tendenza per le donne.Esistono due forme di questo problema: primaria e secondaria. La fibromialgia primaria colpisce soprattutto le donne più giovani. La secondaria consiste nella fibromialgia stessa, che si manifesta però assieme a un'altra malattiareumatica o di altra origine. Non è semplice riconoscere la fibromialgia. Infatti, dalle analisi del sangue non risulta alcun tipo di alterazione e anche dalle radiografie che si possono eseguire non sì visualizzano dannidi alcun tipo. Inoltre, la persona affetta da fibromialgia apparentemente è sana, quindi il fatto che lamenti malesseri può anche essere preso in scarsa considerazione. L'unico sistema valido per diagnosticare la malattia consiste nella pressione dei 18 tender points. Essi vengono stimolati con uno strumentocapace di esercitare una pressione pari a 4 chili per ogni centimetro quadrato: un peso che, nelle persone sane, non produce alcun fastidio. Se almeno 11 dei 18 punti esaminati risultano dolenti, è possibile che la persona abbia un problema di fibromialgia. Solo dopo che il metodo della pressione sui tender points fa pensare alla possibilità della fibromialgia, è possibile eseguire altri esami per accertarsi dell'esistenza del problema. Si può eseguire, per esempio, esami del sangue per la ricerca di indici infiammatori, come il VES(cioè la velocità di eritrosedimentazione) e la PCR(Proteina C Reattiva), che, in caso di fibriomialgia non danno segni di positività.

Si tratta, quindi, di un esame che è utile se letto in senso opposto. Nel caso di artrite, il risultato sarebbe invece positivo. Infine, si esegue anche una radiografia della colonna vertebrale:se non ci sono segni di disturbi come l'artrosi (che da dolore nella zona), significa che il disturbo è proprio causato dalla fibromialgia. L'eccessiva tensione muscolare si manifesta con un dolore un po' ovunque, con sensazione di "ossa rotte" e di articolazioni rigide e indolenzite. I muscoli tesi possono limitare i movimenti e dare una sensazione di a livello delle articolazioni. La tensione continua provoca una stanchezza costante e non permette di riposare bene: anche dopo una notte di sonno la persona si sente stanca e affaticata.

Inoltre, possono comparire anche altri sintomi: dolore al volto, mal di testa, formicolii, sensazione dì dita poco sensibili, spesso con estremità fredde, dismenorrea, cioè a dolori di tipo mestruale, crampi che si verificano soprattutto durante la notte, disturbi dell'equilibrio,difficoltà di concentrazione.

La fibromialgia è inoltre accompagnata dalla comparsa di fenomeni di ansia o di depressione. Questo in passato ha indotto i medici a credere che la malattia avesse origini psicosomatiche: capitava, quindi, che il problema venisse liquidato come un disturbo che riguardava le donne "isteriche", che quindi non venivano curate a dovere.

L'UMIDITA E LO STRESS LI PEGGIORANO.

I sintomi spesso peggiorano in rapporto con i fattori esterni e climatici. Per esempio, quando nell'ambiente c'è un alto tasso di umidità (come accade in autunno e in primavera), i disturbi si avvertono maggiormente. Lo stesso accade quando si è in un momento di particolare stress o impegno o, nel caso delle donne, si stanno raggiungendo i giorni precedenti il flusso mestruale.

Come si cura

Per affrontare la fibromialgia è necessario procedere a una cura con i farmaci, che agiscono in due modi: sui sintomi e sugli squilibri della serotonina. I MIORILASSANTI Per eliminare la contrattura muscolare e ridurre il dolore sono efficaci i farmaci miorilassanti, capaci appunto, come dice il nome stesso, di ridurre la muscolatura, senza effetti collaterali. Inoltre, è necessario interv e -nire sugli squilibri della serotonina: in questo caso lo specialista somministra i cosiddetti antidepressivi triciclici, che al ma dì re i dì sere- Questi farmaci sono anche quelli che vengono impiegati, a dosi più elevate, per la cura della depressione.

I rimedi da associare.

Oltre alla cura farmacologia, che è indispensabile, è utile che la persona colpita da fibromialgia esegua regolarmente esercizi di una ginnastica dolce che ha la capacità di favorire l'allungamento dei muscoli e dei tendini, combattendo quindi le contratture. Perché questa ginnastica sia efficace e priva di effetti collaterali, però, non va improvvisata: gli esercizi vanno appresi da un istruttore o da un fisioterapista ed eseguiti nel modo corretto. Inoltre possono essere utili i massaggi, come, per esempio, quelli massoterapici: si tratta di manovre di massaggio, che vanno eseguite sempre da un massofisioterapista esperto, capace di sciogliere le contratture muscolari e quindi di alleviare la tensione e il dolore. Inoltre, è importante apprendere tecniche dì rilassamento, come lo yoga o il training autogeno, capaci di favorire lo scioglimento dei muscoli anche attraverso un maggior relax psico-fisico.

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